Questi driver sono progettati per pilotare carichi induttivi quali relè, solenoidi, motori DC e passo-passo.
I driver, o circuiti elettronici di potenza, sono
necessari per pilotare un motore in corrente continua perché
spesso i motori assorbono correnti elevate e le tensioni di
alimentazione sono alte: occorre quindi progettare circuiti adeguati a
gestire queste potenze.
Con questi circuiti si può gestire la rotazione oraria o antioraria e la velocità di rotazione, usando un segnale PWM.
Per la realizzazione dei driver di potenza si possono usare dei transistor (o dei circuiti
integrati appositi, come quelli nella figura in alto)che devono fornire la corrente necessaria all’alimentazione del motore. Il
circuito deve anche permettere la rotazione del rotore sia
in un senso che nell’altro.
Una soluzione è realizzare un ponte ad H che sfrutta 4 transistors, due del tipo NPN e due del tipo PNP collegati come nella figura seguente:.
Quando sul pinA il segnale è alto e sul pinB il segnale è basso vanno in conduzione i transistor T4 e T2 provocando la rotazione a sinistra del motore:
Quando sul pinA il segnale è basso e sul pinB il segnale è alto i transistor che vanno in conduzione sono il T1 e il T3, provocando la rotazione a destra del motore: